Siamo in tempi di assedio e dobbiamo ricordarci che la violenza generata dall’isteria identitaria come è «accaduta» nel passato può accadere nel futuro. Siamo in tempi di recessione non solo economica ma dei diritti, della giustizia, della tolleranza, della civiltà, della politica e dei suoi linguaggi.
Ci vuole il coraggio di pensare l’impossibile e, al tempo stesso, si tratta di dire «no», che non significa soltanto combattere populismo, xenofobia e derive securitarie, ma anche combattere dentro noi stessi la tentazione a quel pessimismo passivo che ci fa rinunciare all’indispensabile ottimismo militante.
È necessario re-imparare a essere minoranza; sapere produrre un eccesso di affettività individuale e di solidarietà collettiva. Si tratta di fare della «speranza» un progetto di lavoro politico per potere rinnovare sia gli strumenti di comprensione della realtà sia quelli di azione nella realtà. Si tratta di fare della speranza un progetto di ricerca: un lavoro sulle potenzialità (future) del presente.

Data:
13 maggio alle 20.45
Posto:
sala 'Oriana Fallaci'
Indirizzo:
chiesa di S. Giuliano (Cologno Monzese)