Micro-interventi: la Microarea
La Microarea (o esperienze simili diffuse sul territorio nazionale) essendo un servizio per 1.000-2.500 abitanti consente la prossimità con l'utenza che la Casa della Salute-Casa della Comunità, potrebbe difficilmente garantire con un rapporto 1 Casa con un numero molto maggiore di abitanti (es. 50.000 abitanti come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza- PNRR 2021).
L'esperienza delle microaree di Trieste è poco conosciuta ma rappresenta una pratica di organizzazione delle cure primarie sul territorio centrata sulla continuità assistenziale capillare, integrata, poco costosa e replicabile.
La microarea nasce a Trieste circa 15 anni fa, da una cultura di salute, proveniente dall'esperienza della salute mentale, che mette la persona al centro di un intervento caratterizzato da integrazione di servizi, mobilitazione delle risorse del territorio, focus sul sociale.
Ciascuno dei quattro distretti dell'Azienda Sanitaria Triestina ha individuato una-due aree ben delimitate (microaree) nel proprio territorio di pertinenza (includenti qualche decina di caseggiati), in cui si e' iniziata la costruzione di reti locali di servizi tra i vari erogatori istituzionali o meno, che potevano costituire risorsa e strumento per sviluppare innovativi programmi di salute: i Servizi Sociali del Comune, i servizi degli altri Assessorati Comunali (ambiente, istruzione, trasporti, ecc.), l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale-ATER, le cooperative sociali (in particolare di tipo B), le associazioni di volontariato locali, le rappresentanze dei cittadini, ed anche il vicinato, i negozi, etc.
Ogni microarea ha un referente (può essere un infermiere ma non deve necessariamente avere una formazione sanitaria) che opera in un luogo specifico (es. un appartamento messo a disposizione dall'ATER) e con il supporto di volontari (servizio civile, associazioni, comunità) si avvale della rete di servizi (sanitari e sociali) del territorio.
Un territorio in movimento convergente verso la ricerca della salute della comunità locale, cercando di riconoscere ed impiegare sinergicamente tutte le risorse del microcosmo locale.