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Microarea

Servizi per le persone della nostra comunità

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LA CASA DELLA SALUTE/CASA DELLA COMUNITA’, inserita nel Recovery Plan come modalita’ organizzativa di gestione della medicina del territorio (tanto importante e tanto trascurata nelle politiche di salute del passato recente), necessita per poter operare con efficacia di due “livelli” che dovrebbero operare uno a monte della Casa della Comunita’, il Distretto Sanitario e uno a valle, vale a dire i micro-interventi di salute di comunita’ come ad esempio particolare la Microarea.

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Il Distretto sanitario rappresenta l’organizzazione territoriale che meglio risponde alle esigenze di tutela della salute della collettività, in quanto luogo privilegiato di gestione e produzione di attività sociosanitarie con la responsabilità di governare la domanda (con un ruolo di committenza, valutando quali servizi e per quali bisogni) e assicurare la gestione dei servizi sanitari territoriali (con un ruolo di produzione)...

 

La Casa della Salute/Casa della Comunità come descritta dall’intervento di Livia Turco (Ministro della Salute) del 2007 “è una struttura polivalente e funzionale in grado di erogare materialmente l’insieme delle cure primarie e di garantire la continuità assistenziale e le attività di prevenzione, nell’ambito delle aree elementari del distretto…La Casa della salute rappresenta il luogo di tale ricomposizione, il contesto in cui può essere realizzato il lavoro multidisciplinare ed in team degli operatori e in cui può operare, superando le precedenti divisioni, l’insieme del personale del distretto (tecnico-amministrativo, infermieristico, della riabilitazione, dell’intervento sociale), i medici di base (che vi eleggeranno il proprio studio associato), gli specialisti ambulatoriali.’’ (Ministero della Salute, 2007) 

La Microarea (o esperienze simili MICRO diffuse sul territorio nazionale) essendo un servizio per 1.000-2.500 abitanti consente la prossimità con l’utenza che la Casa della Salute-Casa della Comunità, difficilmente potrebbe garantire

 

L’esperienza delle microaree di Trieste e’ poco conosciuta ma rappresenta una pratica di organizzazione delle cure primarie sul territorio centrata sulla continuita’ assistenziale capillare, integrata, poco costosa e replicabile.

 

La microarea nasce a Trieste circa 15 anni fa, da una cultura di salute, proveniente dall’esperienza della salute mentale, che mette la persona al centro di un intervento caratterizzato da integrazione di servizi, mobilitazione delle risorse del territorio, focus sul sociale.

MICROAREA A COLOGNO MONZESE?

A volte per curarsi serve prima di tutto avvicinarsi: alla persona, al suo quartiere, alle sue relazioni. La Microarea SASEF è questo: un piccolo presidio di comunità dove un infermiere e i volontari ascoltano, orientano, accompagnano. È un appartamento nel cuore di una zona con fragilità socio-sanitarie, pensato per costruire ponti tra i bisogni degli abitanti e le istituzioni, attivando reti di aiuto semplici, concrete, quotidiane.

Dal 1° luglio 2025 la Microarea è attiva a Cologno Monzese, frutto di una collaborazione operativa tra Comune di Cologno Monzese, SASEF – Salute Senza Frontiere e ASST Nord Milano. La sede è in viale Lombardia 143: un luogo facile da raggiungere, pensato per diventare un riferimento stabile, dove sociale e sanitario si parlano e lavorano insieme. 

 

Cosa fa, in pratica

 

In Microarea accogliamo e ascoltiamo: chi non sa a chi rivolgersi, chi ha un dubbio di salute, chi vive in solitudine, chi ha bisogno di intermediazione con i servizi. L’infermiere di comunità valuta, orienta e, quando serve, va a domicilio per chi fatica a muoversi. I volontari aiutano a “sbrogliare la matassa”: modulistica, prenotazioni, piccole pratiche, informazioni chiare sui servizi del territorio. È una cura che parte dalle relazioni, costruita con le persone, non solo per le persone.

 

 

MICROAREA

 

Questo modo di lavorare si ispira a un modello che in Italia ha fatto scuola: le Microaree di Trieste, nate per portare la salute nei luoghi di vita – case, cortili, condomìni – con una forte integrazione tra sanità, sociale, educazione, abitare e partecipazione. Un approccio di prossimità che ha messo al centro l’infermiere di comunità e ha dimostrato di rafforzare le reti locali e il benessere delle persone. 

 

 

Perché è importante

 

 

La Microarea è il livello più vicino della presa in carico: completa e dà forza alle Case della Comunità e al Distretto sanitario, evitando che i problemi si ingrandiscano e offrendo risposte capillari, integrate e sostenibili. È anche coerente con la visione SASEF: salute come benessere fisico, mentale e sociale, e cittadinanza attiva come prima medicina.

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